Rana Toro

Lithobates Catesbeianus

La Lithobates Catesbeianus, o Rana Toro, è un grosso anfibio anuro appartenente alla famiglia Ranidae. Originario del Nord America e di alcune zone del Canada sud – orientale, è stato introdotto anche in alcune parti d’Italia e d’Europa.

Caratteristiche

È una grossa rana che raggiunge anche i 20 cm di lunghezza (escluse le zampe) e i 750 gr di peso. Il nome Rana Toro deriva dal particolare gracidio che ricorda il muggito di un bue.

La Rana Toro ha un aspetto imponente, con un grosso timpano (più grande nella femmina che nel maschio), che può arrivare a raggiungere le dimensioni dell’occhio. Le pliche dorsali sono assenti e la pelle ha una colorazione verde – brunastra che si scurisce a basse temperature. La bocca è ampia e le zampe, molto forti, sono spesso striate di fasce più scure.

La Lithobates Catesbeianus è una vera e propria calamità naturale per la fauna, vista la sua voracità e predisposizione a nutrirsi di qualsiasi cosa, pertanto è stata considerata una delle 100 specie invasive più dannose al mondo.

Alimentazione

Grazie all’enorme bocca la Rana Toro è in grado di mangiare prede molto grosse, come pesci, piccoli insettivori e topi. Si nutre solitamente di invertebrati quali grossi insetti.

Habitat

La Lithobates Catesbeianus predilige le zone con corsi d’acqua ferma o con corrente moderata. In Italia la Rana Toro si trova facilmente nella rete di canali e laghetti artificiali intorno alla zona di Mantova e Pavia, oltre che nel Lazio dove insedia i canali di drenaggio nella zona del litorale romano. È facile trovare la Rana Toro anche nelle vecchie cave d’argilla.