Discoglosso Dipinto
Discoglossus pictus
Il Discoglosso Dipinto (Discoglossus pictus) è un piccolo anfibio appartenente alla famiglia degli Alytidi (o Discoglossidi). Originario dell’Algeria, del Marocco, della Tunisia e dell’Isola di Malta, è presente in Italia nell’Isola della Sicilia. Sono state segnalate anche piccole popolazioni in Spagna e nel Sud della Spagna.
Caratteristiche
Lungo solitamente 5 – 7 cm ma non è raro che alcuni esemplari raggiungano i 10 cm, il Discoglosso Dipinto presenta un lingua tondeggiante a margine posteriore libero, dalla quale deriva proprio il suo nome, e una pelle dorsale di color beige ricoperta da macchie bruno-verdastre, mentre il ventre è bianco e liscio, poco macchiato da chiazze marroni. Esiste anche una variazione che presenta strisce marroni e giallastre. Gli arti posteriori sono relativamente corti, la testa piatta con muso appuntito e bocca larga. Gli occhi sono prominenti e non molto grandi, con pupilla rotonda e iride dorata. Il Discoglosso Dipinto ha timpano piccolo ed è sprovvisto dei sacchi vocali e delle ghiandole paratoidi. I maschi hanno dita palmate per i ¾ della superficie mentre le femmine e i giovani ne presentano solo ¼ ricoperto dalla membrana. I maschi, inoltre, sono più grandi delle femmine. I girini sono di colore scuro, bruno, grigio o nero, con coda chiara.
Alimentazione
Il Discoglosso Dipinto si ciba principalmente di invertebrati terrestri ed acquatici, come insetti, aracnidi, vermi e molluschi. I girini si cibano invece di alghe e fitoplancton e altro detrito organico.
Habitat
Il Discoglosso Dipinto abita in zone dal livello del mare fino ai 400 metri di quota, preferibilmente in ambienti asciutti ma mai troppo distanti da fonti d’acqua. Inoltre, è facile trovarlo anche in giardini, camping, fattorie e piantagioni. Durante la stagione degli amori è più legato all’acqua, spostandosi in zone con stagni o pozze poche profonde e con acqua ferma, o canali e bacini artificiali con corrente moderata. Il Discoglosso Dipinto ha abitudini prevalentemente notturne e si presenta come un anfibio molto timido, assai attivo a temperature superiori ai 9° C e ottimo scavatore nei fondali acquatici.
Alcune specie siciliane sono a rischio, anche se non in modo grave, a causa del declino del loro habitat.